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Torture, Informazioni Utili

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view post Posted on 20/5/2006, 11:48
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Torture


1. Aspetti psicologici della tortura
a. Significato del termine tortura e suoi limiti
Dare un significato univoco e assoluto al termine tortura non è facile perchè si rischia sempre di darne una definizione troppo ampia o troppo ristretta.
Va anche detto che non esiste una vera e propria linea di demarcazione tra tortura e punizione in quanto la loro distinzione dipende dalla reazione fisica e mentale del soggetto.
Il concetto di tortura andrebbe analizzato individualmente per poter fare una classificazione soggettiva precisa delle punizioni e delle torture. Generalizzando si può dire che una tortura è un procedimento atto a ledere l'integrità fisica e/o mentale di un soggetto per un secondo fine.
La società medioevale ha sempre tentato di introdurre la tortura sotto l'appellativo di punizione per giungere a negarne l'uso.
b. La tortura psicologica
Il metodo + raffinato e sottile di tortura esula dalle punizioni fisiche. Si tratta della tortura psicologica che viene inflitta senza intaccare l'integrità fisica del soggetto.
Questo tipo di tortura è altrettanto, se non in misura maggiore, efficace e brutale.
Si mira infatti a tormentare psicologicamente la vittima fino ad indurla ad uno stato cronico di pazzia.
Per pazzia non si intende ciò che comunemente è l'immagine del pazzo, ma si intende uno stato mentale precario che può essere dovuto alla paura o alla frustrazione.
Sotto un aspetto puramente medico un criminale ha un cervello perfettamente identico a qualsiasi altra persona, a meno che non si riscontri qualche anomalia, che viene però distorto da eventi esterni che lo rendono instabile dal punto di vista comportamentale.
Il fatto stesso di essere incarcerato può essere un esempio di tortura psicologica.

2. Le cause della tortura
a. Uno strumento di vendetta
Non è un'affermazione troppo forte dire che ogni essere umano è un potenziale torturatore.
Infatti ognuno di noi potrebbe in qualsiasi momento perseguitare fisicamente o psicologicamente un'altro individuo a scopo vendicativo.

Chi non ha mai pensato di torturare qualcuno che odia scagli una pietra

La diffusione nelle varie epoche storiche delle persecuzioni è dovuta anche al fatto che chi opera una tortura spesso na la riconosce come tale e arriva a giustificarla secondo il proprio pensiero.
Questo può essere un'efficace strumento di vendetta verso qualcuno in quanto la tortura richiama alla mente il concetto di castigo e punizione per qualche tipo di atto commesso.
Questo desiderio di vendetta ha generato più volte la convinzoine, in coloro che sono stati coinvolti in qualche crimine orribile, che la pena di morte non sia abbastanza per cancellare l'onta subita.
Questa mentalità impone che il criminale in questione debba sopportare atroci sofferenza prima di giungere alla morte in modo da vendicare il dolore subito dagli interessati al crimine (parenti, amici della vittima ecc.).
b. Un'espressione di potere
Nel senso vendicativo di tortura si trova anche la spiegazione al suo impiego come espressione del desiderio di potere o di dominio autocratico.
Non esiste niente di più efficace per aumentare il prestigio della cosegna del nemico ai propri seguaci perchè lo puniscano.
Questo fece si che la tortura venisse riconosciuta dalla massa come strumento giusto ed adeguato per vendicarsi su un soggetto, sia esso colpevole oppure un semplice capro espiatorio.
Con la civilizzazione della società questo riconoscimento è andato perso tra leggi e ordinamenti ma non nel bisogno di vendetta del popolo.
Per questo nascono i leader, siano essi re o imperatori o papi o capi gang, che desiderano placare questo bisogno della massa e danno loro una vittima su cui sfogarsi.
Specialmente in epoca medioevale si è avuta un'esplosione nell'utilizzo della tortura che veniva impiegata da stato e chiesa per combattere il tradimento e l'eresia e per consolidare il potere esercitato sulla popolazione.

Una tortura medioevale: la gogna
image

3. Tecniche di tortura


a. Metodi di messa al palo
I. Crocifissione
L'inizio della tortura era costituito dalla fustigazione eseguita in pubblica piazza seguita dall'usanza di far trasportare sul luogo dell'esecuzione il palo orizzontale (e non tutta la croce).
Una volta raggiunto il luogo la vittima veniva denudata e fatta stendere a pancia in su con le braccia allargate sul palo orizzontale.
A questo punto i palmi venivano fissati con grossi chiodi di ferro e, in alcuni casi, si legavano i polsi per sorreggere meglio il peso.
Si procedeva quindi ad issare il palo orizzontale su quello verticale al quale era fissato un secondo paletto verticale che sosteneva il corpo sempre per non gravare tutto il peso sul corpo col rischio che la carne cedesse.
Infine i piedi venivano fissati da un lungo chiodo che trapassava collo e pianta di entrambi.
L'agonia poteva durare giorni e a volte veniva nutrita la vittima per mantenerla in vita più a lungo.
Le varianti erano molteplici dalla frattura degli arti alla lacerazione del corpo, dall'infilare pertiche negli orifizi allo spalmare miele sul volto della vittima per attirare gli insetti.
II. I dadi
Questa tortura, considerata una delle più lievi, consisteva nel posizionare due dadi metallici con una faccia concava venivano posizionati sui calcagni della vittime, che era stesa e legata.
In seguito, per mezzo di una vite, si stringevano i dadi fino a far penetrare il metallo nella carne.
III. La peine forte et dure o schiacciamento a morte
La vittima veniva sdraiata per terra di schiena e gli arti venivano legati in modo che il corpo non avesse modo di muoversi.
Si iniziava poi ad accumulare pesi sulla schiena fino a che le ossa non cominciavano a cedere ma senza che gli organi si ledessero. La vittima veniva nutrita e la procedura si ripeteva ogni giorno fino alla morte.
Per accelerare la pena poteva essere posizionato un legno tagliente sotto la schiena oppure un paletto di ferro sul cuore.

b. Rogo, marchiatura e olio bollente

I. Il rogo
Il rogo è una delle torture più comuni e semplici da realizzare.
La vittima viene legata ad un palo ad un'altezza che può essere più o meno grande. In seguito il palo viene fissato a terra in posizione verticale e si prepara una pira di legna.
Infine si imbevevano i piedi della vittima di olio perchè prendessero fuoco più facilmente.
L'effetto del fuoco era, prima di dare la morte, quello di colare letteralmente il malcapitato e di fargli esplodere le ossa come succede per la legna secca.
II. La marchiatura
La marchiatura era una tortura considerata lieve e consisteva nell'arroventare un ferro solitamente forgiato a forma di lettera.
Per ogni reato cambiava la lettera e la parte del corpo marchiata.
Ad esempio:
-vagabondi --> R(rogues) sul palmo della mano
-ladri --> T(thief) sul palmo della mano
-assassini --> M(murderer) sul palmo della mano
-spergiuri --> P(perjuerer) sulla tempia
-taccheggiatori --> nessuna lettera sotto l'occhio
-blasfemi --> nessuna lettera sulla lingua
La marchiatura aveva anche lo scopo di rendere palese il reato commesso.
III. La bollitura e la friggitura
La bollitura è una tortura molto antica che prevedeva operazioni molto semplici.
Si faceva riscaldare un calderone di acqua, olio o sego fino a farlo bollire e poi vi si infilava la vittima, spesso di testa.
Se si desiderava prolungare la sofferenza il liquido si scaldava gradualmente con la vittima completamente immersa tranne che per la testa.
Il metodo della padella per la friggitura era simile.
La vittima si stendeva in un recipiente basso e largo pieno di olio, sego o pece e si friggeva.
Alcune varianti erano la graticola o una lastra di metallo sotto le quali si accendeva il fuoco.
IV. Il toro di bronzo
Il toro di bronzo è considerata una delle torture + diaboliche e ingegnose mai concepite.
Lo strumento di bronzo era uguale a un toro sia per dimensioni che fattezze.
Sul retro vi era un foro che consentiva entrata e uscita.
La vittima veniva chiusa nel ventre dell'animale sotto il quale si accendeva un fuoco.
Le urla di dolore venivano tramutate, attraverso un complicato sistema di flauti collocati nelle narici dell'attrezzo, in un muggito.

c. Squassamento, cavalletto e ruota

I. Lo squassamento o carrucola
La carrucola fu la prima tortura utilizzata dall'inquisizione.
Consisteva nel lasciare la vittima in mutandoni e appenderla per i polsi, legati con una robusta corda, ad una carrucola posta sul soffitto a circa 6 piedi da terra.
Si appendevano quindi pesi di 100 libbre ai piedi del condannato e si chiedeva la confessione. In caso di mancata risposta si procedeva a frustare la schiena nuda e a ripetere le domande. Un altro rifiuto era il segnale per l'inizio della tortura vera.
Si issava la vittima fino quasi al soffitto e poi la si lasciava ricadere di colpo arrestando la caduta prima che i pesi toccassero il pavimento.
Si continuava fino alla confessione o allo svenimento.
II. Il cavalletto o cavallo di legno
Il cavalletto veniva costruito in modi diversi a seconda del paese ma il principio era sempre lo stesso.
Una struttura di legno attraversata da pioli sistemata a circa 3 piedi da terra dove la vittima veniva fissata mani e piedi da robuste corde.
A questo punto si interrogava la vittima e se la risposta era insoddisfacente i carnefici procedevano ad azionare delle leve che tiravano le corde provocando stiramenti e slogature.
Come variante si fissava la vittima con funi sottili me resistenti tra le quali veniva inserito un paletto.
Quando i boia stringevano le funi esse penetravano nella carne fino all'osso.
III. La tortura dell'acqua
Spesso al cavalletto si associava la tortura dell'acqua.
Quando la vittima era fissata al cavalletto la si costringeva ad ingoiare dell'acqua cjìhe veniva lentamente colata su di un filo sottile di seta o di lino.
Man mano che l'acqua veniva ingerita anche il filo entrava in gola dando la sensazione di annegamento.
A volte si poneva un panno sottile di lino sul viso della vittima sul quale veniva poi colata l'acqua. Il panno bagnato tappava le vie respiratorie provocando il soffocamento.
Una variante era quella di tappare il naso con dei tamponi e di far colare l'acqua nella bocca. Nello sforzo di respirare spesso si rompevano i vasi sanguigni.

ALCUNE TORTURE DEI TEMPI DELL'INQUISIZIONE
Dissanguamento
Era una credenza comune che il potere di una strega potesse essere annullato dal dissanguamento o dalla purificazione tramite fuoco del suo sangue. Le streghe condannate erano 'segnate sopra il soffio' (sfregiate sopra il naso e la bocca) e lasciate a dissanguare fino alla morte.
Il.Rogo
Una delle forme più antiche di punizione delle streghe era la morte per mezzo di roghi, un destino riservato anche per gli eretici. Il rogo spesso era una grande manifestazione pubblica. L'esecuzione avveniva solitamente dopo breve tempo dall'emissione della sentenza. In Scozia, il rogo di una strega era preceduto da giorni di digiuno e di solenni prediche. La strega prima veniva strangolata e poi il suo corpo (a volte il suo corpo in stato di semi-incoscenza) era, a volte, scaricato in un barile di catrame prima di venire legato a un palo e messo a fuoco. Se la strega, nonostante tutto, riusciva a liberarsi e a tirarsi fuori dalle fiamme, la gente la respingeva dentro.
Pulizia dell'anima
Era spesso creduto, nei paesi cattolici, che l'anima di una strega o di un eretico fosse corrotta, sporca e covo di quanto di contrario ci fosse al mondo. Per pulirla prima del giudizio, qualche volta le vittime erano forzate a ingerire acqua calda, carbone, perfino sapone. La famosa frase 'sciacquare la bocca con il sapone che si usa oggi, risale proprio a questa tortura.
Immersione dello sgabello
Questa era una punizione che più spesso era usata nei confronti delle donne. Volgarmente sgradevole, e spesso fatale, la donna veniva legata a un sedile che impediva ogni movimento delle braccia. Questo sedile veniva poi immerso in uno stagno o in un luogo paludoso. Varie donne anziane che subirono questa tortura morirono per lo shock provocato dall'acqua gelida.
La Garrotta
Non è altro che un palo con un anello in ferro collegato. Alla vittima, seduta o in piedi, veniva fissato questo collare che veniva stretto poi per mezzo di viti o di una fune. Spesso si rompevano le ossa della colonna vertebrale.
Impalamento
E' una delle più rivoltanti e vergognose torture concepite dalla mente umana. Veniva attuata per mezzo di un palo aguzzo inserito nel retto della presunta strega, forzato a passare lungo il corpo per fuoriuscire dalla testa o dalla gola. Il palo era poi invertito e piantato nel terreno, così, queste miserabili vittime, quando non avevano la fortuna di morire subito, soffrivano per alcuni giorni prima di spirare. Tutto ciò veniva fatto ed esposto pubblicamente.
Vergine di Norimberga
La, anche chiamata, fanciulla di ferro era una specie di contenitore di metallo con sembianze umane (di fanciulla appunto) con porte pieghevoli. Nella parte interna delle porte erano inseriti delle lame metalliche. I prigionieri venivano chiusi dentro in modo che il loro corpo fosse esposto a queste punte in tutta la sua lunghezza. Naturalmente questa macchina era progettata per non dare subito la morte che sopraggiungeva lentamente fra atroci dolori.
Annodamento
Questa era una tortura specifica per le donne. Si attorcigliavano strettamente i capelli delle streghe a un bastone. Quando l'inquisitore non riusciva ad ottenere una testimonianza si serviva di questa tortura; robusti uomini ruotavano l'attrezzo in modo veloce provocando un enorme dolore e in alcuni casi arrivando a togliere lo scalpo e lasciando il cranio scoperto. Questa tortura era usata in Germania contro gli zingari (1740-1750) e in Russia con la Rivoluzione Bolscevica nel 1917-1918.
Mastectomia
Alcune torture erano elaborate non solo per infliggere dolore fisico ma anche per sconvolgere la mente delle vittime. La mastectomia era una di queste. la carne delle donne era lacerata per mezzo di tenaglie, a volte arroventate. Uno dei più famosi casi che si conosca in cui fu usata questa tortura era quello di Anna Pappenheimer. Dopo essere già stata torturata con lo strappado, fu spogliata, i suoi seni furono strappati e, davanti ai suoi occhi, furono spinti a forza nelle bocche dei suoi figli adulti... Questa vergogna era più di una tortura fisica; l'esecuzione faceva una parodia sul ruolo di madre e nutrice della donna, imponendole un'estrema umiliazione.
Ordalia del Fuoco
Prima di iniziare l'ordalìa del fuoco tutte le persone coinvolte dovevano prendere parte a un rito religioso. Questo rito durava tre giorni e gli accusati dovevano sopportare benedizioni, esorcismi, preghiere, digiuni e dovevano prendere i sacramenti. Dopodichè si veniva sottoposti all'ordalìa aveva inizio: gli accusati dovevano trasportare un pezzo di ferro bollente per una certa distanza. Il peso di questo peso era variabile: si andava da un minimo di circa mezzo chilo per reati minori, fino a un chilo e mezzo.
Un altro tipo di ordalìa del fuoco consisteva nel camminare bendati e nudi sopra i carboni ardenti. Le ferite venivano coperte e dopo tre giorni una giuria controllava se l'accusato era colpevole o innocente. Se le ferite non erano rimarginate l'accusato era colpevole, altrimenti era considerato innocente. Si poteva aver salva la vita però: corrompendo i clerici che dovevano officiare la prova si poteva fare in modo che ferro e carboni avessero una temperatura sufficientemente tollerabile.
Ordalia
In questo tipo di ordalìa l'acqua simboleggia il diluvio dell'Antico Testamento. Come il diluvio spazzò via i peccati anche l'acqua 'pulirà' la strega. Dopo tre giorni di penitenze l'accusata doveva immergere le mani in acqua bollente, alla profondità dei polsi. Spesso erano costrette a immergerle fino ai gomiti. Si aspettava poi tre giorni per valutare le colpe dell'accusata (come per l'ordalìa del fuoco).
Veniva messa in pratica anche un'ordalìa dell'acqua fredda. Alla strega venivano legate le mani con i piedi con una fune, in modo tale che la posizione non fosse certo propizia per rimanere a galla. Dopodichè veniva immersa in acqua; se galleggiava era sicuramente una strega in quanto l'acqua 'rifiutava' una creatura demoniaca, se andava a fondo era innocente ma difficilmente sarebbe stata salvata in tempo.
Il Forno
Questa barbara sentenza era eseguita in Nord Europa e assomiglia ai forni crematori dei nazisti. La differenza era che nei campi di concentramento le vittime erano uccise prima di essere cremate. Nel diciassettesimo secolo più di duemila fra ragazze e donne subirono questa pena nel giro di nove anni. Questo conteggio include anche due bambini.
La Pera
La Pera era un terribile strumento che veniva impiegato il più delle volte per via orale. La pera era usata anche nel retto e nella vagina. Questo strumento era aperto con un giro di vite da un minimo, a un massimo dei suoi segmenti. L'interno della cavità in questione era orrendamente mutilato e spesso mortalmente. I rebbi costruiti alla fine dei segmenti servivano meglio per strappare e lacerare la gola o gli intestini. Quando applicato alla vagina i chiodi dilaniavano la cervice della povera donna. Questa era una pena riservata a quelle donne che intrattenevano rapporti sessuali col Maligno o i suoi familiari.
La Pressa
Anche conosciuta come pena forte et dura, era una sentenza di morte.
La Cremagliera
Era un modo semplice e popolare per estorcere confessioni. La vittima veniva legata su una tavola, caviglie e polsi. Rulli erano passati sopra la tavola (e in modo preciso sul corpo) fino a slogare tutte le articolazioni..
La. Strappata
Una delle più comuni e anche una delle tecniche più facili. L'accusato veniva legato a una fune e issato su una sorta di carrucola. L'esecutore faceva il resto tirando e lasciando di colpo la corda e slogando, così, le articolazioni.
Lo. Squassamento
Era una forma di tortura usata insieme alla “Strappata”. L'accusato qui veniva sempre issato sulla carrucola, ma con dei pesi legati al suo corpo che andavano dai 25 ai 250 chili. Le conseguenze erano gravissime.
Strangolamento
Consisteva nello strangolare le streghe prima di metterle a rogo.
Tormentum Insomniae
Consisteva nel privare le streghe del sonno. Matthew Hopkins la usava in Essex. La vittima, legata. era costretta a immersioni nei fossati anche durante tutta la notte per evitare che si addormentasse.
Il.Triangolo
Altro terribile strumento di tortura analogo alla ”Pera” e all'Impalamento. L'accusato veniva spogliato e issato su un palo alla cui estremità era fissato un grosso oggetto piramidale di ferro. La presunta strega veniva fatta sedere in modo che la punta entrasse nel retto o nella vagina. Alla fine alla poveretta venivano fissati dei pesi alle mani e ai piedi...
Le.Turcas
Questo mezzo era usato per lacerare e strappare le unghie. Nel 1590-1591 John Fian è stato sottoposto a questa e altre torture in Scozia. Dopo che le sue unghie vennero strappate, degli aghi furono inseriti nelle sue estremità.
La.Ruota
In Francia e Germania la ruota era popolare come pena capitale. Era simile alla crocifissione. Alle presunte streghe ed eretici venivano spezzati gli arti e il corpo veniva sistemato tra i raggi della ruota che veniva poi fissata su un palo. L'agonia era lunghissima e poteva anche durare dei giorni.
La Culla della Strega
Questa era una tortura a cui venivano sottoposte solamente le streghe. La strega veniva chiusa in un sacco poi legato a un ramo e veniva fatta continuamente oscillare. Apparentemente non sembra una tortura ma il dondolìo causava profondo disorientamento e aiutava a indurre a confessare. Vari soggetti hanno anche sofferto durante questa tortura di profonde allucinazioni. Ciò sicuramente ha contribuito a colorire le loro confessioni.

 
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Biancoverde92
view post Posted on 27/6/2007, 10:46




ciao a ttt
 
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*Eretria*
view post Posted on 27/6/2007, 10:52




Spiegami... Hai chiuso gli occhi e puntato il mouse a caso?
Perché in tal caso si spiegherebbe per quale ragione hai postato in un topic che non c'entra un fico secco con i saluti!
Dico, ma li avete gli occhi? Vi funzionano? O ci tenete sopra dieci fette di prosciutto spesse un dito?!
ESISTE UN TOPIC APPOSTA PER PRESENTARSI!!
E mi pare in bella vista, pure! Possibile che non conosciate le stramaledette regole che vigono nei forum?!
NON SI POSTA A CASACCIO!
E poi, maledizione a chi ha inventato il linguaggio sms!, si scrive "TUTTI", non "TTT". E che siete? Balbuzienti nelle dita?!
Imparate a leggere e a scrivere, e poi caso mai ripassate di qua!

Caskina, scusami... ti ho rubato la prerogativa, ma mi sono girate quelle cose che non ho...
 
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forevermukka
view post Posted on 27/6/2007, 14:07




Ragazzi sto morendo dal ridere... scusatemi, non ce la faccio... xDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD
Ciao NeveVerde, augurati che la mia amora non ti trovi mai! XDDDDD


E con questo, chiudo l'ot prima ch'ella mi spezzi una rotula xD
 
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Lady Caska
view post Posted on 27/6/2007, 14:14




CITAZIONE
Caskina, scusami... ti ho rubato la prerogativa, ma mi sono girate quelle cose che non ho...

Nessun problema, o mia discepola XDDDDDDDDDDDDDDDDD
 
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4 replies since 20/5/2006, 11:48   22914 views
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