CITAZIONE (Galhad @ 1/3/2006, 16:51)
Non preoccuparti. Anche se la professoressa navigasse, troverebbe solo cose positive.
Le ragazze che ti hanno risposto sono molto pignole, ma anche molto brave. Anzi, forse proprio per questo.
I loro pareri sono comunque positivi, e ciò significa che sei brava anche tu.
Piacere, mi presento: sono il gallo del pollaio. Benvenuta.
Uuuh, che brutti errori nei verbi, Galhad... devi usare il passato:
"ero il gallo del pollaio" invece di "sono"!!
(dehehe, ora siamo in 2 ^^)
Tsch, tsch, brutta cosa l'insapienza scolastica... devi prendere esempio da me che ho finito addirittura le medie!
Per non fare troppo lo sborone, ecco qui una mia creazione, frutto di un momento di intensa ispirazione... non sono sicuro che sia una poesia, dato che la metrica e le rime sono completamente assenti, ma mi piace pensarla come tale.
Mi accettate nel gruppo?
Il Tempo e la Maturità
Quando hai dieci anni, e cominci a capire come gira il mondo,
Ti illudi di essere grande, e ti arrabbi,
Se ti prendono in giro perché sei piccolo.
Ma passi il tempo in giochi solo tuoi, e non vedi quello che
Ti passa intorno, a parte la scuola,
La tua famiglia, gli amici e il primo amore.
A sedici anni ti reputi grande, vissuto, esperto, maturo,
Perché hai il motorino, esci la sera,
E a scuola ci sono materie difficili.
Però ti preoccupi solamente di un voto, non dell’essenza delle cose,
Guardi a come ti vesti, a quanto sei fico,
Pensi alle ragazze e a poco altro.
Quando hai diciotto anni, l’età del voto e della patente per l’automobile, sei sicuro
Di aver fatto il gran passo, di essere
Diventato adulto e responsabile.
Eppure come prima vivi solo per la serata con gli amici, della scuola te ne freghi,
L’esame di maturità lo passi con il voto minimo,
Ancora pensi solo alle ragazze e ai giochi.
Una volta all’università, sei sicuro stavolta di essere cresciuto,
Perché oramai sei nel mondo dei grandi,
Perché oramai pensi al tuo futuro.
Ma ancora passi molto tempo a divertirti, e le lezioni sono spesso
Noiose, e segui cosa ti dice il professore,
Guai a passare la linea tracciata da altri.
Poi trovi un lavoro, una casa, forse una moglie e qualche figlio,
E stavolta ti pensi grande sul serio, stavolta
Sei davvero maturo, hai smesso di giocare.
Però insegui ancora i tuoi sogni di ragazzo, forse li realizzi solo adesso,
E gran parte di quello che insegni ai tuoi figli è quello
Che tuo padre ti insegnò; ancora parli con parole di altri.
Infine lavori da anni oramai, sei sposato da molto e i figli sono grandi,
E questa volta davvero ti senti adulto,
Maturo, responsabile.
Ma pensi con rammarico ai tempi in cui eri giovane, scattante,
E corri dietro alle ragazzine, illudendoti
Di poter fare ancora come un tempo.
Arriva il tempo in cui non lavori più, sei vecchio, senti il tempo che è passato,
E senti che adesso puoi parlare con la voce
Della saggezza, ora che sei maturo davvero.
Ma spesso non parli che dei bei tempi andati, oramai ti limiti a ricordarli, non li vivi più,
Senti di non aver tempo e lo perdi in vaneggiamenti, i nipoti
Ti guardano con pietà quando parli di te stesso da giovane.
Quando arrivano gli ultimi anni, gli anni in cui senti che il corpo non funziona più,
Finalmente sai di essere maturo, perché, come un frutto,
Sei maturo e stai per cadere dall’Albero della Vita.
E speri di essere stato un buon frutto, in tutti questi anni in cui eri acerbo e non lo sapevi,
Perché il Grande Agricoltore ti raccolga
E ti porti in un posto migliore.